Da un punto di vista dell’impostazione di filosofia clinica, la comunità fa esplicito riferimento al modello bio-psico-sociale della psichiatria di comunità. In particolare, si intende l’applicazione della psicologia in un ambito più ampio nel quale l’individuo viene inteso e posto in relazione con il contesto sociale di riferimento. Il territorio viene coinvolto  come co-osservatore degli ospiti della comunità, per gli eventuali inserimenti lavorativi e l’inclusione sociale in generale. Intendiamo inoltre la psichiatria di comunità come un approccio multidimensionale che faccia riferimento ad un contesto ricco di risorse e di offerte, con programmi di cura improntati a modelli di efficacia e valutabili e in quest’ottica il territorio  è concepito come un insieme

funzionale ampio che integra diversi servizi, sanitari e sociali, pubblici, privati, non-profit, e collabora con la rete informale presente, in una reale apertura alla società civile. I principi basici condizionano l’attivazione delle procedure e delle modalità gestionali che, per quel che riguarda la comunità, si configurano come una struttura aperta al territorio e fortemente indirizzata alla riabilitazione ed al reinserimento del soggetto ospite. Per ogni utente è pensato un programma riabilitativo integrato e personalizzato, stimolando la partecipazione attiva e consapevole dell’utente, coinvolgendo anche le famiglie laddove esse siano risorsa.